Di cosa si tratta
La consulenza psicologica consiste in un numero limitato di colloqui finalizzati a esplorare la problematica che la persona porta in consultazione.
Durante questi incontri psicologo e cliente lavorano insieme per identificare e delineare il problema, valutando il disagio che causa e le risorse di cui dispone la persona per affrontarlo con successo.
L’esito della consulenza è la definizione di un percorso terapeutico individualizzato e flessibile, in grado di adattarsi ai bisogni e alle esigenze del singolo o della coppia.
La consulenza psicologica può essere richiesta anche a fini informativi/conoscitivi, laddove il cliente sia interessato a ricevere informazioni corrette su temi o problematiche di natura psicologica.
Essa svolge quindi un’importante funzione di prevenzione, in quanto consente di intercettare situazioni di disagio prima che si cristallizzino in forme più grave di malessere.
Chi e quando
La consulenza può essere richiesta dai singoli, dalle coppie, dagli adulti, dai genitori per i figli o dagli adolescenti.
Si ricorda che le prestazioni professionali a persone minorenni o interdette sono, salvo specifiche situazioni previste dalla legge, subordinate al consenso di chi esercita sulle medesime la podestà genitoriale o la tutela
Di seguito alcuni esempi di situazioni in cui è possibile farne richiesta:
- momenti di crisi, vulnerabilità o cambiamento (scelta del percorso scolastico, nascita di un figlio, trasferimenti etc.);
- lutti, distacchi, separazioni (perdita di un genitore, rottura di una relazione, divorzio etc.);
- conflitti emotivi, famigliari, relazionali;
- difficoltà nella gestione dell’ansia (tensioni fisiche, panico, insonnia, agitazione etc.);
- difficoltà umorali (profonda tristezza, apatia, perdita di interessi etc.);
- difficoltà riguardanti la sfera sessuale (ansia da prestazione, inibizioni, vaginismo etc.);
- difficoltà lavorative (stress, problemi con i colleghi etc.);
- problematiche psicosomatiche (asma, sfoghi cutanei, allergie etc.);
- problematiche adolescenziali (difficoltà scolastiche, problemi relazionali, bullismo, isolamento etc.);
- crisi di coppia;
- difficoltà riguardanti la gestione dei figli in momenti delicati come il periodo dell’infanzia e dell’adolescenza;