L’adolescenza è quel periodo dello sviluppo, compreso tra i 10-12 anni e i 19, in cui avvengono importanti cambiamenti a livello fisico e psicologico.

Si tratta di una fase di transizione molto delicata che segna il passaggio dalla fanciullezza all’età adulta, e che porta con sé un elevato potenziale trasformativo.

Nonostante le tempistiche siano sempre soggettive, ed esistano importanti differenze tra maschi e femmine, possiamo dire che, durante l’adolescenza, il ragazzo acquisisce le competenze e gli strumenti per affrontare in modo adeguato la vita adulta.

 

Principali cambiamenti che avvengono in questo periodo

L’adolescente sperimenta il passaggio dal corpo infantile a quello adulto.

Si tratta di cambiamenti che riguardano la morfologia e le funzioni del corpo: aumento della statura, maturazione dei genitali, comparsa dei caratteri sessuali secondari, variazioni del tono della voce, comparsa del menarca, ecc.
I cambiamenti fisici e il risveglio degli interessi sessuali spingono il ragazzo a costruire relazioni affettive al di fuori della famiglia.

L’adolescenza comporta una ristrutturazione del legame di attaccamento nei confronti dei genitori. Il bisogno di autonomia ed indipendenza induce il ragazzo ad abbandonare la posizione di dipendenza caratteristica dell’infanzia e a distaccarsi gradualmente dai genitori, avviando un processo di separazione psicologica e fisica.

Durante l’adolescenza avviene il consolidamento dell’identità attraverso i processi psicologici di identificazione e di sperimentazione. La possibilità di frequentare ambienti nuovi, come quello scolastico o sportivo, permette all’adolescente di confrontarsi con i coetanei, sperimentandosi in contesti diversi e stimolanti.

Nel corso dell’adolescenza avviene una maturazione del pensiero: il ragazzo sviluppa la capacità di fare ragionamenti astratti e di riflettere in modo critico sul proprio pensiero e su quello delle altre persone. Sviluppa inoltre l’abilità di ragionare per ipotesi, e di valutare le conseguenze delle sue azioni. Si tratta di capacità fondamentali per relazionarsi in modo maturo con gli altri e per progettare il proprio futuro.

Normalmente, terminata l’adolescenza, il ragazzo consolida la propria identità e porta a termine il processo di separazione psicologica dai genitori, gettando le basi per la realizzazione di sé e dei suoi progetti all’interno della società.

Tutti questi cambiamenti rendono l’adolescenza un periodo di grande vulnerabilità. E’ importante quindi non sottovalutare eventuali manifestazioni di disagio emotivo, relazionale o scolastico, intervenendo per tempo e sostenendo psicologicamente il ragazzo quando necessario.

Dott.ssa Giorgia Benzi
Dott. Alberto Mordeglia

Bibliografia

Aliprandi, M., Pelanda, E., Senise, T. (1990). Psicoterapia breve di individuazione. Feltrinelli. Milano, 2010.

Ammaniti, M. (2002). Manuale di psicopatologia dell’adolescenza. Cortina. Milano, 2013.
Benasayag, M., Schmit G. (2003). L’epoca delle passioni tristi. Feltrinelli. Milano, 2013.
Bertetti, B. Chistolini, M., Rangone, G., Vadilonga, F. (2003). L’adolescenza ferita. Franco Angeli. Milano, 2015.
Confalonieri. E., Grazzani. Gavazzi. I. (2002). Adolescenza e compiti di sviluppo. Unicopli. Milano, 2010.
Dolto, F. (1988). Adolescenza. Esperienze e proposte per un nuovo dialogo con i giovani tra i 10 e i 16 anni. Oscar Mondadori. Milano, 2000.
Fonzi. A. (2001). Manuale di psicologia dello sviluppo. Giunti. Firenze, 2004.
Petropolli Charmet, G. Riva, E. (1994). Adolescenti in crisi genitori in difficoltà. Franco Angeli. Milano, 2004.